Ora è ufficiale la data della chiamata alle urne per i
cittadini, che il prossimo 28 maggio dovranno decidere della sorte dei voucher
e sugli appalti in un referendum confermato questa mattina dalla riunione del
Consiglio dei ministri. I referendum popolari sulla "abrogazione di
disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di
appalti" e sulla "abrogazione di disposizioni sul lavoro....
accessorio
(voucher)", si legge in una nota pubblicata dopo il Cdm, si terranno
infatti l'ultima domenica di maggio. "Con 46
giorni di ritardo finalmente il governo Gentiloni - Pd ha deciso la data di
svolgimento dei referendum promossi dalla Cgil e sottoscritti da milioni di
cittadini. Referendum per abrogare una legge che ha prodotto solo precarietà e
sfruttamento, e per maggiore trasparenza e legalità negli appalti",
commenta Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana.
"Ora ci
risparmino balletti e giochetti vari per evitare il voto popolare. E già che ci
sono, permettano la massima partecipazione democratica, accorpando il voto
referendario con le elezioni amministrative", aggiunge Pippo
Civati, di Possibile.
La stessa richiesta arriva dai grillini. "Referendum sui voucher e amministrative si
tengano nello stesso giorno. Con 'election-day il 28 maggio, il Governo
potrebbe risparmiare centinaia di milioni di euro, garantendo al tempo stesso
una vasta partecipazione al voto referendario".
Nessun commento:
Posta un commento