Tracce
di sangue di Gianna Del Gaudio sono state
trovate su diverse foglie delle piante nel giardino sul
retro della villetta di piazzetta Madonna delle Nevi dove, la sera del 26agosto, è stata sgozzata la professoressa in pensione. Un’altra traccia con il
sangue della donna era sulla
recinzione della casa, traccia che probabilmente resterà
senza nome, perché non ci sono impronte.....
Sono alcune delle indicazioni del Ris
nella relazione depositata la scorsa settimana in procura al pm Laura Cocucci.
Secondo la difesa e il suo consulente, il genetista forense Giorgio Portera,
questo è un punto a favore di Antonio Tizzani, 68
anni, unico indagato a piede libero per l’omicidio della moglie. A
lasciare sul fogliame tracce di sangue della vittima sarebbe stato il killer che fuggiva, dopo
essere stato scoperto dallo stesso Tizzani, che era stato trovato con gli abiti
intonsi. Ma per l’accusa vale un
altro ragionamento.
Quella sera l’ex ferroviere si sarebbe sporcato, poi sarebbe
uscito in giardino, forse per verificare se stesse passando qualcuno, avrebbe
toccato le piante e la barriera lasciando tracce del sangue della moglie.
Secondo questa tesi, si sarebbe per forza cambiato gli abiti (in casa non vi
erano panni insanguinati), prima dell’arrivo di soccorritori, carabinieri e
figli. Tizzani ha sempre detto di non aver toccato la moglie, stesa sul
pavimento in cucina. Secondo la sua versione il killer incappucciato avrebbe
scavalcato il cancello senza imprimere una impronta (forse indossava i guanti).
Anche sulla borsa della professoressa, dove, secondo il racconto del marito, il
ladro stava frugando, era stato trovato del sangue, ma nessuna
impronta. Tizzani non è ancora rientrato nel villino e ha
lasciato il bed and breakfast dove era allogiato. Si sarebbe stabilito in un
centro nelle vicinanze di Seriate.
Nessun commento:
Posta un commento