Dopo il passaggio in Senato, il Ddl sugli
immobili abusivi ha subito alcune piccole
modifiche che lo "rispediscono" alla Camera. Resta fermo il fatto che
con esso si introduce una sorta di condono per gli immobili abusivi adibiti a casa
di abitazione. Le priorità per le demolizioni: Il disegno di legge, infatti, fissa dei criteri
di priorità da seguire per l'esecuzione delle demolizioni e la cui
valutazione è affidata al pubblico ministero.
In particolare, nel determinare quali
immobili demolire, il PM dovrà valutare innanzitutto se ci sono e quali sono
gli immobili di rilevante impatto ambientale o costruiti su area
demaniale o su area soggetta a vincolo ambientale e
paesaggistico, sismico, idrogeologico, archeologico o storico artistico.
Dovrà valutare, poi, se ci sono e quali sono gli immobili che, per qualsiasi
motivo, rappresentano un pericolo per la pubblica o privata incolumità e
gli immobili che sono nella disponibilità di soggetti che o hanno subito una condanna
per i reati di associazione mafiosa o sono stati colpiti da
misure prevenzione.
Tra questi, andranno demoliti prima gli immobili che
non sono ancora stati ultimati (sia che siano in corso di costruzione, sia che
i lavori siano fermi) e dopo tutti gli altri.
Gli immobili che non rientrano in tali
categorie vengono lasciati dopo e nei fatti, verosimilmente, resteranno molto
spesso "illesi".
Il ruolo del Prefetto
Gli ordini di demolizione, concretamente,
saranno affidati al Prefetto, che si occuperà anche di disporre la rimozione delle
macerie e gli interventi a tutela della pubblica incolumità.
Ad occuparsi dei lavori saranno delle imprese giudicate tecnicamente e finanziariamente idonee, anche a seguito di affidamento a trattativa privata ove ne sussistano i presupposti.
Al Prefetto viene poi concessa la possibilità di
avvalersi anche delle strutture tecnico-operative del Ministero della
difesa, per il tramite dei provveditorati alle opere pubbliche e previa
convenzione stipulata tra il Ministero della difesa e il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti.
Fondo per le demolizioni
Alle demolizioni sarà dedicato un apposito fondo,
per il quale si attende un apposito decreto attuativo affidato al Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, che dovrà emanarlo di concerto con il
Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con il
Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo e con il Ministro
dell'economia e delle finanze.
Esso servirà a finanziare i Comuni per
l'integrazione delle risorse che si rendono necessarie per gli interventi di
demolizione delle opere abusive.
Banca dati sull'abusivismo edilizio
Il Ddl prevede, poi, l'istituzione di una Banca
dati nazionale sull'abusivismo edilizio presso il Ministero delle
infrastrutture. Essa sarà alimentata dagli enti, dalle amministrazioni
e dagli altri organi competenti a qualsiasi titolo in materia di abusivismo,
i quali dovranno condividere e trasmettere tutte le informazioni relative agli
illeciti e ai provvedimenti che sono stati emessi in materia.
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